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Ufficio del Vice Direttore Generale
Via S. Giovanni in Corte, 7 - 80133 Napoli
tel. 081.2449550/1 - fax 081.284428
e-mail: pon.campania@istruzione.it - leo.leonetti@istruzione.it - max.maciocia@istruzione.it

Prot. 2852/P Napoli, 8 settembre 2004
Destinatari

Oggetto:  Programma Operativo Nazionale "La Scuola per lo Sviluppo" n. 1999 IT 1 PO 013 2000/2006. Fondo Europeo di Sviluppo Regionale: Misura 2.1f "Laboratori scientifici e tecnologici" - Avviso per la presentazione dei progetti. Annualità 2004.

L'Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale "La Scuola per lo Sviluppo" (DGRI-Uff.V) ha trasmesso, con Circolare Prot. INT/1425/5 del 9 agosto 2004, l'Avviso, con i relativi allegati, che riguarda la presentazione, selezione ed approvazione di progetti inerenti la Misura 2.1f "Laboratori scientifici e tecnologici" , finanziata con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e destinata ai Licei ed agli ex Istituti Magistrali. Con tale Misura si intende completare il quadro degli investimenti nel settore dell'istruzione secondaria superiore (Licei ed ex Istituti Magistrali), già iniziato con il precedente intervento (avviso n.11226 del 17 giugno 2002), ed estendere, nei limiti delle disponibilità finanziarie, anche ai bienni degli Istituti Professionali e Tecnici.

La finalità generale di questa Misura, in coerenza con il Programma e-Europe e con gli obiettivi previsti dal documento della Presidenza del Consiglio dell'UE (Lisbona 2000), è quella della crescita di una educazione scientifica e tecnologica di qualità.
Si registra, infatti, in tutta Europa, un calo delle iscrizioni alle facoltà scientifiche e una sempre maggiore disaffezione nella scuola verso indirizzi, corsi e discipline dell'area scientifica, che appare dovuta in gran parte alle modalità con le quali tale insegnamento viene erogato nei diversi segmenti scolastici (scarso uso di laboratori, prevalenza delle impostazioni puramente teoriche su quelle sperimentali, scarso inquadramento storico, scarsa focalizzazione alla soluzione di problemi, ecc. ecc.). I Ministri dell'UE, pertanto, hanno riconosciuto che è oggi indispensabile e urgente riuscire ad orientare i giovani ad una scelta più consapevole degli studi scientifici, impegnarsi a motivare e qualificare i docenti, e ad aggiornare e rendere più rispondenti ai bisogni le dotazioni laboratoriali.

Nel raccomandare un'attenta lettura dell'Avviso per la presentazione dei progetti e delle modalità di selezione (Prot. INT/1425/5 del 9 agosto 2004), si richiama l'attenzione delle SS. LL. su alcuni punti particolarmente significativi dell'Azione 2.1f.

1.0) Sostegno alle istituzioni Scolastiche partecipanti
  Questa Direzione Generale ha, già da tempo, costituito - presso l'Ufficio del Vice Direttore Generale - uno specifico Nucleo stabile d'intervento ("Task Force di supporto ai programmi comunitari") le cui coordinate di riferimento sono in epigrafe e al quale le Istituzioni Scolastiche interessate potranno utilmente rivolgersi. Questo Nucleo è affiancato nella propria attività di consulenza da due risorse dell'Assistenza Tecnica del PON decentrate presso l'USR per la Campania.
2.0) Normativa di riferimento
  E' necessario sottolineare che il progetto dovrà essere realizzato in coerenza con la normativa comunitaria in materia di Fondi Strutturali e, specificamente, del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, con particolare riguardo alle disposizioni comunitarie e nazionali in materia di appalti pubblici e di acquisizione di beni e servizi.
Per quanto riguarda la normativa comunitaria, i testi cui fare riferimento sono principalmente:
  • il Regolamento (CE) n. 1260/1999 recante disposizioni sui Fondi Strutturali;
    il Regolamento (CE), n. 1783/1999 relativo al FSE e il Regolamento n. 1784/1999, relativo al FESR);
  • il Regolamento (CE) n. 1685/2000 riguardante l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali;
  • il Regolamento (CE) n. 438/2001 recante modalità di applicazione del Reg. (CE) 1260/99 per quanto riguarda i sistemi di gestione e controllo;
  • il Regolamento (CE) n. 1159/2000 relativo alle azioni informative e pubblicitarie sugli interventi dei Fondi Strutturali;
  • il Regolamento (CE) n. 1681/1994 relativo alle irregolarità ed al recupero delle somme indebitamente pagate.
Le piste di controllo, allegate alla Circolare MIUR prot. 6728 del 26 marzo 2004 e riprese nella circolare di questa Direzione Generale (prot. 1478/P del 4 maggio 2004), rappresentano uno strumento utile per le stesse Istituzioni Scolastiche in quanto consentono di effettuare una autoverifica sulle proprie procedure di gestione.
Una sintesi completa della Normativa Comunitaria e Nazionale e delle Procedure e gestione del PON, preparata dall'Autorità di Gestione, può essere richiesta, via e-mail, a pon.campania@istruzione.it.

L'attuazione del PON deve garantire, inoltre, l'osservanza delle specifiche disposizioni in materia di pubblicizzazione degli interventi in aderenza al Regolamento 1159/00, relativo alle azioni informative e pubblicitarie a cura degli Stati membri sugli interventi dei Fondi Strutturali.

Si richiama, a tal proposito, l'attenzione sulle disposizioni emanate con le "Linee guida e norme per la realizzazione degli interventi" del PON "La Scuola per lo sviluppo", il Complemento di programmazione, i Regolamenti europei citati nei suddetti documenti, tutti disponibili sull'apposito sito web www.istruzione.it/fondistrutturali.
Si precisa che entro il prossimo autunno saranno apportate modifiche al Complemento di Programmazione e saranno aggiornate, sia pure lievemente, le Linee guida e norme per la realizzazione degli interventi. Pertanto le istituzioni scolastiche che saranno autorizzate all'attuazione dei progetti dovranno tener conto, nella fase attuativa, delle nuove disposizioni, eventualmente modificative rispetto a quelle attuali, che saranno comunque diffuse a cura dell'Autorità di Gestione PON (DGRI-Uff.V).

I progetti dovranno tenere specifico conto delle indicazioni e dei criteri espressi nella scheda della Misura 2, Azione 2.1, configurazione f) del Complemento di programmazione.
3.0) Obiettivo della Misura
  L'obiettivo del potenziamento, dell'aggiornamento e della riorganizzazione dei supporti infrastrutturali e tecnologici per il sostegno alla qualità dell'istruzione e per lo sviluppo della società dell'informazione verrà realizzato attraverso la fornitura di strutture e dotazioni, con riferimento a specifici progetti didattici per lo sviluppo di competenze professionali e trasversali.
Gli interventi dovranno essere strutturati in stretta relazione agli specifici standard previsti dall'Allegato A all'Avviso Prot. INT/1425/5 del 9 agosto 2004, ed in coerenza con i programmi istituzionali di sviluppo dell'Educazione scientifico tecnologica e delle nuove tecnologie didattiche. Essi dovranno, altresì, definire obiettivi che contestualizzino in un processo unitario l'utilizzo delle risorse scientifiche e tecnologiche di nuova dotazione con quelle già in possesso delle istituzioni scolastiche.
4.0) Beneficiari
  Per soddisfare i fabbisogni delle discipline scientifiche dei bienni della Secondaria Superiore sono ammessi alla presentazione dei progetti 2.1f tutte le Istituzioni Scolastiche di secondo grado, compresi gli Istituti Tecnici e Professionali.
4.1) Priorità
  In coerenza con gli obiettivi della Misura/azione, è stabilita una priorità per i Licei e gli ex Istituti Magistrali a cui era stato rivolto, in esclusiva, il primo intervento del PON scuola (avviso prot.n.11226 del 17 giugno 2002). A queste ultime Istituzioni Scolastiche (Licei, ex Ist. Magistrali) è assicurata l'autorizzazione di tutti i progetti 2.1f presentati, purché ritenuti validi dalla Commissione di valutazione. I progetti delle altre Istituzioni Scolastiche, in coerenza con le risorse residue e compatibilmente con le economie liberate dai progetti delle Misure del FESR realizzati nelle precedenti annualità, verranno presi in considerazione successivamente.
4.2) Presentazione progetto PON 2.1f e progetto SET
  Le Istituzioni Scolastiche che propongono progetti per la Misura2, azione 2.1f, devono presentare, contestualmente al formulario (Allegato B all'Avviso Prot. INT/1425/5 del 9 agosto 2004 ) per il finanziamento della Misura2, azione 2.1f del PON, anche il formulario (Allegato C al presente Avviso) del progetto "didattico" SeT, anche se già presentato in passato e non finanziato.
5.0) Numero di progetti presentabili
  Le scuole beneficiarie dell'intervento non potranno presentare più di 1 progetto e, in nessun caso, superare l'importo massimo stabilito in Euro 35.000,00, pena l'esclusione dalla procedura di valutazione.
6.0) Scadenze
  I progetti dovranno essere inseriti on line sul sito del MIUR (area fondi strutturali funzione Partecipa al PON) ed inoltrati in forma cartacea all'USR per la Campania entro e non oltre il 15 novembre 2004, secondo le procedure dettagliatamente indicate nel sopraccitato Avviso. Nel caso le scuole abbiano smarrito la password per l'inserimento dei dati sul sistema centrale, la stessa potrà essere richiesta alla struttura di Assistenza Tecnica presso la Direzione Generale per gli Affari Internazionali (tel. 06.58492260/3377; e-mail assistenza.tecnica@istruzione.it).

Si ribadisce che per l'inserimento dei dati nel sistema informativo valgono le stesse scadenze previste per la consegna dei formulari. Oltre la data prevista del 15 novembre p.v. le funzioni di inserimento, modifica e inoltro saranno chiuse dal sistema centrale. Si raccomanda di inserire i dati con largo anticipo rispetto all'ultimo giorno utile, premurandosi poi di completare, modificare, se necessario, e controllare l'esattezza dei dati nei giorni precedenti la scadenza fissata.
7.0) Spedizione del formulario in forma cartacea
  I progetti - in duplice originale e redatti obbligatoriamente sui formulari di cui agli allegati B e C debitamente e completamente compilati e sottoscritti dal Dirigente Scolastico - dovranno essere inviati per posta entro e non oltre la data stabilita (15 Novembre 2004. Farà fede il timbro postale):
  • per la Provincia di Napoli a questa Direzione Generale Via S. Giovanni in Corte 7- 80133 Napoli.
  • per le altre Province al CSA di appartenenza.
Al fine di avviare quanto prima le procedure di selezione, si prega di inviare i progetti non appena ultimati in modo che pervengano, possibilmente, anche prima della data di scadenza o entro la stessa.
7.1) Frontespizio della busta
  I progetti, in duplice originale, devono pervenire in busta chiusa sulla quale andrà riportato:
  • La denominazione della scuola
  • Il codice meccanografico
  • Il protocollo in uscita dalla scuola
  • La dizione :"Programma Operativo Nazionale "La scuola per lo sviluppo". Misura 2 - Azione 1f"
  • L'indirizzo completo della struttura delegata al ricevimento dei progetti
8.0) Convergenze
  Sulla finalità generale della crescita nelle scuole di una educazione scientifica e tecnologica di qualità si evidenzia l'esistenza di una positiva convergenza di strategie, obiettivi e raccordi operativi fra indicazioni comunitarie (progetto pilota europeo EsaT), da un lato, e progetti di intervento a livello nazionale, dall'altro, che consente di proporre un programma organico di realizzazione di laboratori scientifici e tecnologici per i Licei e gli ex Istituti Magistrali, cofinanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) tramite il PON Scuola 2000-2006, in specifico collegamento col parallelo Progetto istituzionale per l'educazione scientifica e tecnologica (SeT), direttamente promosso dal MIUR con fondi della L. 440/97 (cfr. C.M. 270 del 12.11.1999: Progetto SeT e Documento di base).
Si sottolinea, infine, l'avvio della Misura 1, azione 1.4 del PON Scuola che prefigura una rete di scuole che sviluppino attività di formazione per i docenti e promuovano processi di innovazione didattica finalizzati allo sviluppo delle competenze scientifiche (Prot. n. 233/INT/U05 del 18 giugno 2004).
9.0) Valutazione
9.1) Valutazione di merito
  La valutazione di merito, a norma del Complemento di programmazione, sarà centralizzata e avverrà a cura di una commissione composta da esperti dell'Autorità di Gestione, della Direzione Generale per i Servizi Informativi e dagli Ispettori Tecnici del Progetto SeT. L'Autorità di Gestione si riserva di escludere dalla valutazione i progetti presentati dalle Istituzioni Scolastiche che hanno in atto procedimenti ispettivi o che si sono segnalate per la cattiva gestione di progetti precedentemente realizzati.
9.2) Valutazione dei requisiti di ammissibilità
  La valutazione delle sole condizioni di ammissibilità sarà effettuata presso la Direzione Scolastica Regionale dell'USR per la Campania, che si avvarrà di un Nucleo di Selezione Regionale.
Entro il 30 novembre 2004 la Direzione Scolastica Regionale provvederà a trasmettere all'Autorità di Gestione del PON Scuola (MIUR; DGRI - Ufficio V) una copia dei Formulari (FESR +SeT) considerati ammissibili. Durante la fase di selezione, la Direzione Scolastica Regionale avrà il compito di evidenziare, all'interno del sistema informativo centrale, i progetti considerati "Non ammissibili" con la compilazione, nella nota di valutazione, dei motivi che giustificano l'esclusione.
10.0) Procedure di selezione
  Le procedure di selezione sono dettagliatamente definite nell'Avviso Prot. INT/1425/5 del 9 agosto 2004. Si richiama l'attenzione sul rigoroso rispetto dei requisiti formali di ammissibilità che qui si riportano:
  • la corrispondenza del progetto alle caratteristiche indicate circa la relazione con il progetto SeT:
    I progetti che non facciano riferimento agli interventi SeT da attivare o attivati, o che non presentino contestualmente il formulario FESR e quello SeT, non saranno considerati ammissibili
  • l'indicazione degli estremi di partecipazione alle attività formative in ambito scientifico-tecnologico:
    Saranno esclusivamente autorizzati i progetti delle istituzioni scolastiche che abbiano già finanziato o attivato interventi di formazione scientifico - tecnologica, per almeno 20 ore, a sostegno del progetto presentato (cfr. Formulario allegato B, Tabella 2.3), con risorse derivanti da: direttiva MIUR sulla formazione; progetti nazionali; fondi di istituto; EE.LL; soggetti privati ed eventuali quote di formazione derivanti dai finanziamenti dei progetti SeT.
  • l'indicazione degli estremi della delibera del Collegio dei Docenti che approva il progetto;
  • la firma del Capo d'istituto apposta in calce al formulario;
  • l'inserimento dei dati sintetici del progetto all'interno del sistema informativo dei fondi strutturali:
    I dati della scuola ed il progetto devono essere inseriti sul sistema informativo centrale entro la data di scadenza del 15 novembre 2004. Si ribadisce che, perché l'inserimento sia valido, le Istituzioni Scolastiche devono inoltrare il progetto nello stato IN VALUTAZIONE, attivando la funzione "inoltro". Progetti che alla data di scadenza risultino ancora IN PREPARAZIONE non potranno essere ammessi alla successiva fase della valutazione di merito.
Si richiama l'attenzione sui seguenti punti:
  • Scuole già finanziate
    Non saranno presi in considerazione progetti presentati da Istituzioni scolastiche che hanno già ricevuto finanziamenti nell'ambito della stessa Misura/azione (circ. 11226/INT/U05 del 17 giugno 2002). Parimenti, non sono ammessi progetti a completamento di progetti 2.1f già realizzati.
  • Originalità del progetto
    Le infrastrutture rappresentano solo degli strumenti per la realizzazione degli obiettivi individuati dall'Avviso la cui definizione è frutto di una analisi dei bisogni che dovrà valorizzare e sostenere una specifica politica per la qualità della scuola proponente il progetto.
    La fase di progettazione deve essere quindi proposta in maniera originale e non può beneficiare dell'apporto di esperti interni o esterni che possano essere collegati a ditte o società interessate alla partecipazione alle gare. Parimenti, i relativi capitolati dovranno fare riferimento solo alla tipologia e alle caratteristiche tecnologiche dei beni da acquisire, senza indicazione alcuna di ditte produttrici o distributrici. Originalità e qualità del progetto rappresentano le condizioni per una tempestiva realizzazione del progetto stesso con un utilizzo efficace e sostenibile delle risorse attribuite.
11.0) Elementi per la predisposizione dei Progetti
  Per una efficace realizzazione degli interventi è necessario che le istituzioni attuatrici rafforzino la loro capacità progettuale definendo con chiarezza obiettivi, contenuti, risorse, modalità attuative e risultati attesi.
Gli interventi del PON devono servire a modificare complessivamente le strategie della scuola nel suo insieme per il raggiungimento degli specifici obiettivi cui tendono le singole Misure ed Azioni. Si deve operare perché i progetti del PON si integrino con il POF, affinché si trasformi il tradizionale profilo culturale e operativo della didattica, intrecciando curricolo e attività dei progetti. Il "vecchio" e il "nuovo" non debbono semplicemente convivere l'uno accanto all'altro, ma debbono lavorare sinergicamente per esaltare le rispettive potenzialità. Si raccomanda pertanto che si avvii nelle scuole un'attenta azione di coinvolgimento degli organi collegiali e delle altre strutture rappresentative (allievi, famiglie, personale ATA ecc) sulle finalità generali del Programma Operativo Nazionale "La scuola per lo sviluppo" e sugli obiettivi specifici delle diverse Misure ed Azioni.
12.0) Reti di Scuole
  Sia per razionalizzare le iniziative formative per il personale delle scuole partecipanti alla Misura 2.1f, sia per ottimizzare i costi dell'intervento è raccomandata la costituzione di reti di scuole.

Il Direttore Generale
F.to Alberto Bottino

Destinatari:

Ai Dirigenti Scolastici
delle Istituzioni Scolastiche
di secondo grado
della Regione Campania

ai Dirigenti dei CSA
delle Province di
Avellino - Benevento - Caserta - Napoli e Salerno


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