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Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Direzione Generale

Prot. n. 132/P Napoli, 2 gennaio 2007


  Destinatari

Oggetto: Uso dei cellulari durante le attività didattiche.

Nelle battute iniziali dell’anno scolastico, nel tradizionale messaggio di auguri agli operatori della scuola, ho avvertito la necessità di suggerire alle SS.LL. di prestare la dovuta attenzione all’impiego di iPod, lettori Mp3 e di cellulari equipaggiati di molteplici funzioni, affinché questo non si traducesse in una fonte di distrazione durante le ore di lezione. Ho auspicato, pertanto, in quella occasione, che i Dirigenti scolastici e i Docenti prevedessero dei momenti di riflessione sulle tematiche sopra citate, al fine di fornire agli allievi i filtri necessari per non incorrere nella dipendenza dal prodotto tecnologico appena immesso in commercio e per farne, piuttosto, un uso proprio e proficuo.

Alla luce dei recenti fatti di cronaca, che hanno visto diffondere nella rete Internet video amatoriali realizzati con le videocamere dei cellulari che ritraevano, tra l’altro,  ragazzi  che commettevano atti di violenza sulle loro compagne, si impongono alla attenzione degli operatori della scuola molteplici riflessioni.

Molti episodi sono avvenuti fuori dagli istituti scolastici, quindi qualcuno potrebbe pensare che il problema è di competenza esclusiva delle Autorità giudiziarie e delle Forze dell’Ordine; così non è se si considera che sono state ormai abolite le barriere tra scuola ed extrascuola, in ragione delle indicazioni di una pedagogia che mira allo sviluppo complessivo della persona e che propone una prospettiva di educazione permanente e ricorrente che non può accettare simili steccati. Per questa ragione, il problema investe totalmente tutti noi che avvertiamo la responsabilità di contribuire a diffondere la legalità, in tutte le sue forme, in tutti i campi della vita.

Appare evidente che incidenti come quelli sopra descritti denotano da parte dei ragazzi una assoluta incapacità di gestire i sentimenti, prima ancora dei comportamenti sessuali. È necessaria, pertanto, una riflessione sulla necessità di prevedere azioni a lungo termine e provvedimenti più urgenti.
Mi preme suggerire alle SS. LL., nel pieno rispetto delle Loro autonomie e in considerazione delle realtà territoriali nelle quali le SS. LL. operano, la possibilità di prevedere azioni formative di educazione sentimentale e di educazione sessuale, magari con l’aiuto di esperti che le SS. LL. vorranno individuare o che potranno richiedere a questa Direzione, che li indicherà su designazione delle Autorità sanitarie regionali. Tra le iniziative future, infatti, ho interpellato gli Enti locali, il Centro di Giustizia Minorile e le AA.SS.LL. per realizzare iniziative congiunte miranti a contrastare il grave fenomeno.

Nell’imminenza, inoltre, sento la necessità di pregare le SS. LL. di voler invitare gli alunni a evitare l’uso dei cellulari durante le attività didattiche, fornendo ovviamente idonee alternative per garantire la comunicazione con l’esterno nei casi di effettiva urgenza e necessità.. Ogni comunità educante troverà le regole che riterrà più opportune per porre un freno all’uso indiscriminato del cellulare in aula. Dai numerosi colloqui con i Dirigenti Scolastici, con i docenti e con genitori, apprendo che spesso il cellulare viene utilizzato per inviare SMS, per trasferire immagini e video con il Bluetooth, per ascoltare la radio o file musicali. La recente letteratura scientifica dedica grandi attenzioni al telefonino. Basti pensare alle riflessioni di Mauro Ferraris, che nel suo recente saggio Dove sei? Ontologia del cellulare, che disegna scenari inquietanti, evidenzia che il cellulare è più uno strumento di registrazione che di comunicazione, come pure lo studioso segnala che un irreale ”essere connessi” sta diventando la condizione esistenziale più diffusa tra i giovani, con il rischio conseguente della creazione di stati di coscienza alterati, separati dalla realtà effettiva.

L’arte si insegna con l’esempio, sosteneva  un grande didatta del pianoforte, Muzio Clementi. Poiché i ragazzi sono molto sensibili ai comportamenti dei docenti, che tanto potere hanno di esercitare influssi indelebili nella coscienza in formazione dei loro alunni, prego le SS. LL. di fare appello alla sensibilità di tutti i docenti, affinché anch’essi evitino, per quanto possibile, l’uso del cellulare durante le ore di lezione. Il loro esempio sarà più persuasivo di un divieto o di una lezione sul tema.

Il progresso avanza inesorabile ed è giusto e importante che tutti ci appropriamo dei mezzi che la scienza e la tecnologia ci mettono a disposizione. Sarebbe miope una volontà di repressione che si traducesse solo in un divieto. Idonei interventi educativi e formativi saranno, pertanto, lo strumento che motiverà le disposizioni che le SS. LL. vorranno adottare.

Con successiva comunicazione si informeranno le SS.LL. delle iniziative di formazione e di prevenzione che questa Direzione generale prenderà di concerto con i partner sopra citati.

Nel ringraziare per la sperimentata collaborazione, che sono certo non verrà meno anche in questa occasione, invio distinti saluti.

Il Direttore Generale
dott. Alberto Bottino

  Destinatari:

Ai Dirigenti Scolastici e a tutte le componenti
delle Istituzioni Scolastiche
della regione Campania

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